Il termovalorizzatore di Bergamo
Energia elettrica e termica per la città, dai rifiuti non utilmente riciclabili come materiali
Il termovalorizzatore, in funzione dal 2003, si inserisce in una strategia di gestione integrata dei rifiuti e del territorio e rappresenta una preziosa fonte di energia per la città. Grazie al suo funzionamento viene infatti prodotta energia elettrica ed energia termica che, attraverso la rete del teleriscaldamento, viene convogliata fino alle a dei singoli utenti. L’impianto produce elettricità, pari al fabbisogno di circa 20.000 famiglie equivalenti, acqua calda e igenico sanitaria per circa 16.000 appartamenti di medie dimensioni.
Il termovalorizzatore, dotato di un’unica linea, utilizza come combustibile il CDR/CSS (Combustibile Derivato da Rifiuti o Combustibile Solido Secondario), prodotto con i rifiuti urbani che residuano a valle della raccolta differenziata. Le emissioni sono controllate 24 ore su 24 da specifiche apparecchiature e i dati vengono aggiornati e pubblicati settimanalmente. L’impianto ha ottenuto importanti Certificazioni di Qualità: ISO 14001 per l’ambiente, ISO 9001 per la qualità, OHSAS 18001 per la sicurezza dei lavoratori e la certificazione ambientale EMAS.
L’impianto è suddiviso in 4 sezioni: accettazione, recupero termico, trattamento dei fumi di combustione e recupero energetico. Per la linea di depurazione fumi, utilizza una tecnologia interamente a secco, che non consuma acqua né produce reflui da trattare. Quando necessario utilizza, per il raffreddamento del condensatore, l’acqua dell’attiguo depuratore delle acque reflue della città di Bergamo, restituendo acqua parzialmente riscaldata, che agevola i processi di trattamento biologico del depuratore stesso.


